Da Pellegrini a Pisilli passando per il consiglio dato alla società: Daniele De Rossi svela cos’ha detto alla Roma. Ieri aveva riacceso le speranze di un ritorno
Molti vorrebbero un suo ritorno. Sarebbe, forse, la scelta più logica dopo l’esonero di Juric. Sicuramente, per i Friedkin, sarebbe la scelta economicamente migliore visto che Daniele De Rossi ha ancora quasi tre anni di contratto. Ma a quanto pare, a Trigoria, non ci tornerà presto.
Lui ieri, a margine del premio – è entrato nella Hall of Fame del calcio italiano – ha ribadito il concetto: prima o poi quel cancello che ha attraversato tantissime volte nel corso della sua vita lo attraverserà di nuovo. E, a Vivo Azzurro, De Rossi ha rilasciato un’intervista esclusiva parlando non solo dei calciatori che ha allenato, ma svelando quelli che sono stati i consigli dati alla società nel momento in cui aveva deciso di smettere col calcio.
Da Pellegrini a Pisilli e infine Tonali: le parole di De Rossi
Dopo aver fatto un quadro di cosa significasse il premio per lui e soprattutto di quello che è stato il suo passato in Nazionale, De Rossi a specifica domanda su chi magari potesse essere simile dentro la Nazionale ha risposto in questo modo: “Ci sono tanti centrocampisti. Prima ha detto due parole Tonali, prima di smettere mi ero permesso di consigliare al nostro direttore sportivo questo ragazzino, che giocava in Serie B, e che per me sarebbe stato bello giocarci un anno insieme, accompagnarlo nello svezzamento e poi lasciargli il mio posto. Ce ne sono mille”.
E poi: “Frattesi l’ho visto nascere e lo trovo sempre più forte, Pisilli lo abbiamo visto e sta facendo un exploit per non dimenticare i vecchi Barella, Pellegrini, gente che tira la carretta da tanti anni e continuerà a farlo per tanti anni perché hanno una qualità incredibile. Ora c’è anche Ricci. L’Italia ha sempre avuto grandi centrocampisti e si sta riformando una diversità tra di loro che potrà essere importante in campo”.